Cari amici, cari compagni,
Abbiamo il piacere di annunciarvi la tenuta a Beirut di un
Forum Internazionale delle Alternative ed di sostegno alle
resistenze dei popoli del Medio Oriente e di invitarvi a
partecipare pienamente ai lavori di questo forum.
Introduzione
In un momento cruciale e grave per il sistema globale
attuale in crisi, caratterizzato da un capitalismo che
diventa sempre più predatore, segnato da un ritorno del
colonialismo diretto, da un dominio sulle risorse naturali,
da un totalitarismo di mercato, da una marginalizzazione ed
impoverimento accelerato, da un arretramento dello Stato
sociale ed un crollo delle istituzioni democratiche, da
catastrofi ecologiche…, gli organizzatori di questo Forum (vedere
l'elenco in fine pagina) avrebbero l’obiettivo di:
-
Sostenere
le resistenze anti impérialiste dei popoli del Medio
Oriente, e difendere il diritto dei popoli alla
resistenza.
-
Far
convergere le lotte anti sistema ed anti impérialiste
dei popoli del Sud e del Nord di fronte alle
devastazioni generate dalla dittatura dei mercati
finanziari e dallo spiegamento mondializzato
incontrollato delle imprese transnazionali.
-
Partecipare
alla costruzione delle alternative al néoliberalismo e
rifiutare il diktat di istituzioni internazionali quali
la BM, FMI, OMC, …
-
Difendere i
beni ed i servizi pubblici come l'acqua, il diritto alla
salute, alla sicurezza alimentare, ed all’istruzione e
resistere alla mercantilizzazione di tali settori…
-
Difendere
la cultura come patrimonio dell'Umanità. Lottare per un
mondo fondato sul riconoscimento dello statuto non
mercantile dei prodotti culturali e delle conoscenze
scientifiche, e dell'educazione.
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Costituiscono la piattaforma di questo Forum un gran numero
di movimenti ed associazioni, fra cui:
International Campaign against
American and Zionist Occupation (the Cairo Conference), The
Center for Studies and Documentation
in Beirut, the National
Gathering to Support the Choice of Resistance (Lebanon), The
International Anti-Imperialist and Peoples’ Solidarity Forum
(the Calcutta- India Conference), Stop War Campaign (London),
Le Parti communiste Libanais, L’union de la jeunesse
démocratique (Liban), Réseau des organisations de la
jeunesse Palestinienne, The party of Dignity (Egypt), The
popular campaign to break the siege on Gaza, KIFAYA (le
mouvement egyptien pour le changement), Union of Democratic
youth (Lebanon), Egyptian women issues Association,
Palestinian youth organizations network (Palestine),
Fédération des Syndicats marocains, AMCI (The Medi terranean
agency for International cooperation (Marocco), Arab youth
council- and the walkto the arab parliament (Marocco), Data
and strategic studies center (Syria), El Badil regroupement
anti globalisation (Syria), Campaign Genoa 2001 Greece, l’altra
lombardia-Sulatesta, Anti- imperialist Camp (Grèce), Socialist thinking
forum (Jordan), Organisation des socialistes
révolutionnaires (Egypt), continua …
Gruppi di lavoro
1.
Gruppo di lavoro sul sostegno alla Resistenza dei popoli del
Medio Oriente:
Questo gruppo di lavoro mira a sviluppare alcuni soggetti
insufficientemente abbordati nella attuale letteratura
politica, in particolare il diritto alla Resistenza in
quanto valore intrinseco, una condizione necessaria per il
ritorno di un certo equilibrio sulla scena internazionale.
Inoltre vuole analizzare l’esperienza e la valutazione della
resistenza come anche le condizioni sociali che hanno
favorito la presa di coscienza identitaria e la messa in
atto di culture e di sistemi economici, sociali e politici
più equi e più umani.
Il gruppo di lavoro avrà come obbiettivo l’elaborazione di
una solidarietà oggettiva fra i diversi movimenti di
resistenza forgiata in una visione rivoluzionaria di classe
e non di compassione.
2.
Gruppo di lavoro su Anti - Imperialismo e Solidarietà fra i
Popoli:
Questo gruppo di lavoro si focalizzerà sull’Imperialismo e
il capitolo oscuro che lascia nella storia dell'umanità.
Esso vuole rivelare le ragioni che ha l’Imperialismo per
guerreggiare, invadere paesi, imporre la legge del mercato,
controllare le risorse, soggiogare i popoli, militarizzare
l’economia e imporre il neoliberalismo come destino per i
popoli del pianeta.
Il gruppo di lavoro avrà come sua ambizione quella di
mettere in moto un processo di convergenza fra resistenze
anti imperialiste, movimenti sociali, forze politiche e reti
alternative … in vista della messa in atto di una lotta
mondiale unita contro l’Imperialismo e il neoliberalismo.
Il suo obbiettivo sarà di promuovere una azione congiunta
fra i popoli per affrontare i progetti imperialisti del
Grande Medio Oriente, dell'Unione per il Mediterraneo,
dell’ALCA e di altre strategie di invasione.
3.
Costruire delle alternative al neoliberalismo
La privatizzazione e la mercantilizzazione a oltranza
comportano effetti devastanti senza precedenti: la
distruzione della biodiversità, la minaccia ecologica, lo
spreco delle risorse rinnovabili e non (petrolio ed acqua in
particolare), la distruzione delle società contadine
minacciate da espulsioni massicce dalle loro terre. Tutti
questi settori devono essere gestiti come altrettanti beni
comuni dell'umanità. In questi settori, la decisione non
dovrebbe dipendere essenzialmente dal mercato, ma dai poteri
politici delle nazioni e dei popoli.
Due temi saranno da discutere in questo gruppo di lavoro
A-
Le
Alternative e le proposte
poste su scala
internazionale e regionali nei settori concernenti la
gestione dei beni comuni
(l'acqua), la sicurezza
alimentare (agricoltura,
piccola pesca…) ed l’insieme delle
questioni ecologiche…
Necessità di fare uscire questi ambiti di negoziato
dall'OMC… e di passare dalla coscienza collettiva delle
sfide alla costruzione di agenti sociali attivi della
trasformazione.
B-
Regionalizzazione:
Per una regionalizzazione al servizio
dei popoli, che rafforzerà il Sud nei negoziati globali.
Evidenziare le condizioni di una cooperazione alternativa in
ogni grande regione, in collegamento stretto con l'azione
dei movimenti sociali. Pensare la questione
dell'integrazione regionale in una prospettiva nuova,
fondata sui vantaggi cooperativi, e non più su dei vantaggi
comparativi. Studiare il modello latino-americano (rafforzare
la ALBA contro la ALCA)
-
Gruppo di lavoro dei Parlamentari:
È un gruppo di lavoro destinato ai parlamentari e membri dei
consigli eletti dell’Unione Europea, ai membri dell’Unione
dei Parlamentari del Sudamerica, a quelli dell’Unione dei
Parlamentari Arabi e ai Parlamentari provenienti da tutti i
paesi del Sud.
I partecipanti cercheranno di stabilire le basi per un
partenariato Sud-Sud e per un partenariato Nord-Sud equi, di
scambiarsi le esperienze in vista della costruzione di un
consenso politico, economico e culturale alternativo alla
mondializzazione neo-liberale e militarizzata ed a l'egemonismo
degli Stati Uniti e dei loro alleati.
Il gruppo di lavoro affronterà anche la questione della
responsabilità degli eletti nell’impegno per la costruzione
di alternative, il rafforzamento dei servizi pubblici, la
difesa dei beni pubblici, …
Verranno anche dibattute questioni politiche di interesse
parlamentare e di grande portata per i popoli del Medio
Oriente, quali: l'applicazione della risoluzione europea
mirante alla cessazione del partenariato Euro-Israeliano, l'applicazione
della risoluzione della Corte de L'Aia per rimuovere il muro
di separazione in Palestina, e l'applicazione di ogni altra
risoluzione mirante al ripristino dei diritti legittimi dei
popoli.
-
Gruppo di lavoro sulla difesa dei diritti civili e
politici:
È un gruppo di lavoro per discutere della continuazione
delle attività del Tribunale Internazionale dei Cittadini
tenutosi a Bruxelles per giudicare i crimini di guerra
israeliani, in vista del perseguimento giuridico dei
criminali e della presentazione delle denunce individuali
presso i tribunali europei.
Si analizzerà l’esperienza del Tribunale permanente dei
Popoli, e la prospettiva di tenere altri tribunali per
giudicare le istituzioni internazionali responsabili delle
carestie, della povertà e dell’indebitamento illegale dei
paesi del terzo mondo. Come anche per giudicare le
multinazionali responsabili dei crimini ecologici (Monsanto,
Bechtel, …) e/o le compagnie internazionali private di
sicurezza che commettono i loro crimini nel quadro delle
occupazioni militari …
-
Gruppo di lavoro Media & Telecomunicazioni:
Il diritto all'informazione entra in contraddizione con la
logica generale del sistema mediatico. Occorre dunque
lottare contro quest'impresa di “formattazione” e prendere
iniziative legislative che mirino a garantire l'autonomia
delle redazioni rispetto agli azionisti e proprietari,
incoraggiando, laddove non ne esistano, la creazione di
società di giornalisti, e favorire i mass media alternativi
di ogni tipo (carta, radio, televisione, internet), che
svolgono già un ruolo importante per una informazione
pluralistica e non sottomessa ai diktat della finanza e
delle multinazionali. È per questo che occorre esigere dai
governi che questi mass media beneficino di condizioni
regolamentari e fiscali privilegiate. Un Osservatorio dei
Media alternativi potrebbe identificare le legislazioni più
avanzate che esistono attualmente nel mondo. Il gruppo di
lavoro sarà animato da mass media alternativi quali Tele
Sour, Ajjazira, Vive TV, Al-Manar…
-
Gruppo di lavoro Cultura; Diversità culturale contro
monocoltura
Le politiche neoliberali conducono alla mercantilizzazione
dei prodotti culturali ed alla privatizzazione dei grandi
servizi sociali, in particolare dell'istruzione e della
sanità. Quest'opzione comporta la produzione in massa di
prodotti paraculturali di bassa qualità, la sottomissione
della ricerca alle priorità esclusive della redditività a
breve termine, il deterioramento — o l'esclusione —
dall'istruzione per le classi popolari.
Questo gruppo di lavoro tratterà delle forme d'identificazione
culturale di fronte alla politica di esclusione e riduzione
dei campi di libertà. E tratterà della questione democratica
nella sua dimensione culturale. L'esperienza conferma che
una democrazia politica che non si basa su una democrazia
economica e culturale non serve a molto. All'idea di una
democrazia culturale si è sostituita quella, non meno oscena,
di una massificazione industriale delle culture,
pseudo-melting-pot di cui ci si serve per mascherare la
predominanza di una di esse.
Per ogni
informazione pratica potete scrivere a:
beirutforum2009@gmail.com